
“È con grande rammarico che desideriamo formalmente rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni dal Partito Sardo d’Azione.” Con queste parole, i consiglieri regionali Gianni Chessa e Piero Maieli hanno annunciato la loro uscita dal Psd’Az, segnalando una rottura definitiva con il partito. La decisione segue una lunga fase di autosospensione in segno di protesta contro la leadership del partito e viene annunciata poco dopo le aspre dichiarazioni del segretario Christian Solinas.
In una lettera indirizzata alla segreteria e agli iscritti del partito, i due esprimono le loro motivazioni: “La decisione, seppur ponderata a lungo, riteniamo sia inevitabilmente condizionata dalla crisi democratica che da troppo tempo attraversa un partito sempre più carente di idee, di proposte concrete per il futuro della Sardegna. Un partito che invece di costruire, distrugge.”
Chessa e Maieli criticano apertamente la direzione attuale: “L’appena riconfermato segretario si colloca in una posizione nettamente distante dalle vere esigenze, ansie e aspirazioni del popolo sardo, preferendo invece mantenere uno status quo che probabilmente mira solamente a preservare i propri interessi personali”. Suggeriscono inoltre che un cambiamento di leadership sarebbe stato benefico: “Un passo indietro da parte del segretario e del presidente, all’ultimo congresso, sarebbe stato un gradito segnale verso i sardi, riconoscendo così gli errori commessi, affrontando gli evidenti problemi in modo coraggioso e determinato.”
Concludendo la loro lettera, ringraziano chi hanno incontrato nel loro percorso politico: “Desideriamo ringraziare tutti coloro che abbiamo avuto il privilegio di incontrare all’interno del glorioso Psd’Az. Auspichiamo, tuttavia, che le nostre dimissioni e riflessioni possano servire da stimolo per un profondo processo di cambiamento e trasformazione all’interno del partito.”