Palau. Festeggiamenti a San Giorgio, nella chiesa e alla “tomba”, luogo d’antiche sepolture

DiRedazione Web A

06/05/2024

La piccola chiesa di San Giorgio, nelle campagne di Palau, costruita nel 1675, è luogo di antiche sepolture degli originari abitanti degli attuali centri costieri dirimpettai, di Palau e La Maddalena. “La festa più identitaria della nostra Comunità palaese”, l’ha definita il parroco, don Paolo Pala. Sepolture che avvenivano proprio qui, in un locale posto sotto il pavimento, al quale si accedeva attraverso una botola. Terra consacrata e quindi luogo di sepoltura di due antiche comunità agropastorali, la prima degli stazzi galluresi e l’altra corso-maddalenina. Nel secondo caso le salme vi giungevano dall’isola trasportate con una barca e poi con un carro, fino alla chiesa.

San Giorgio veniva festeggiato in questa chiesa fin dai tempi antichi, un’usanza che non si è persa nel tempo. Infatti puntualmente, lo scorso 5 maggio, ha avuto luogo una partecipatissima sagra, che ha visto la presenza anche di tanti giovani e tanti turisti. Ad organizzarla sono stati il Comitato di San Giorgio e i Fidali 1979. San Giorgio, invocato contro la peste e il colera (che anche da queste parti periodicamente imperversavano) e santo guerriero, che uccise il famoso drago, patrono dei soldati e dei combattimenti in genere. E proprio ricordando il San Giorgio guerriero che, nell’omelia, don Paolo, lo ha attualizzato a questi nostri tempi drammaticamente caratterizzati da guerre, con tanti morti, tante sofferenze e tante distruzioni; Ma anche guerre all’interno delle nostre comunità, non combattute meno male con le armi ma con la lingua, le inimicizie, i dispetti, le cattiverie. Dopo la S.Messa si è svolta la tradizionale processione (le foto sono di Marilena Bruschi) che conduce alla ‘tomba’ del Santo.

La storia della ‘tomba’ di San Giorgio ha origine intorno al 1950, quando la vecchia statua lignea, venerata nei secoli precedenti ed ormai in sfacelo, fu ‘sepolta’ , ai confini del tancato. Accanto al muretto fu costruito un gradone sul quale, durante la sosta della processione, si depone la portantina col simulacro di San Giorgio e dopo qualche momento di preghiera si riprende la via del ritorno alla chiesetta , con tre giri attorno ad essa.

Successivamente c’è stato il momento conviviale, con pranzo offerto dal Comitato San Giorgio, arrustitogghjiu, buon vino, dolci tipici, musica e balli.

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