Per prenotarsi presso l’ambulatorio diabetologico ospedaliero bisogna recarsi presso la Direzione sanitaria dell’ospedale di La Maddalena; non rivolgersi al Cup, perché lì l’agenda degli appuntamenti risulta chiusa. La precisazione è della dottoressa Debora Fornasier (nella foto), responsabile della struttura in questione. La Direzione sanitaria del Paolo Merlo, situata nella palazzina staccata rispetto al blocco principale ospedaliero, di fronte al Pronto Soccorso, riceve i pazienti e fissa gli appuntamenti tutti i giorni dalle ore 8 alle ore 13.
Il discorso interessa oltre 400 pazienti cronici affetti da diabete di tipo 2, fragili, il cui numero potrebbe anche aumentare in quanto è un servizio territoriale della Asl, usufruibile quindi anche da coloro che risiedono in altri comuni. È entrato in funzione nello scorso mese di febbraio con la finalità, non solo di avvicinare le strutture sanitarie ai pazienti ma anche di decongestionare il grande afflusso presso l’ospedale di Olbia. Questo per quanto riguarda come detto, “i pazienti cronici affetti da diabete di tipo 2, fragili; tutti gli altri pazienti che non rientrano in questa categoria vengono seguiti a Olbia, come da protocollo”, afferma la dottoressa Fornasier.
Il giorno dell’inaugurazione del servizio, lo scorso 23 febbraio, il direttore della Diabetologia della Asl, Giancarlo Tonolo, parlò di “una collaborazione che consente di intervenire su una fetta di popolazione con patologia cronica, rispondendo ai bisogni di salute non solo dei cittadini di La Maddalena ma anche delle altre zone della Gallura, realizzando terapie efficaci per migliorare la qualità della vita del malato, riducendo l’impatto economico delle cure e la pressione sulle strutture ospedaliere e complesse”. La responsabile del percorso di cure è appunto dottoressa Debora Fornasier, che opera in sinergia con la responsabile del reparto MOBI, la dottoressa Vanina Rognoni. Entrambe sono medici del Paolo Merlo. Questa attività si svolge in collaborazione con l’Ambulatorio Infermieristico Diabetologico della Casa della Comunità di Padule, nella quale operano da un paio d’anni due infermiere, supportate dal Gruppo Infermieristico Diabetologico di Olbia.