“L’esercito italiano ha bisogno di una rivoluzione culturale, le idee dei giovani sono quelle che possono fare la differenza”. Lo ha detto il Capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano, generale di Corpo d’Armata Carmine Masiello, durante la presentazione del libro “Alpini, soldati di montagna”, oggi pomeriggio a Palazzo Cusani a Milano. “È il momento per l’esercito perché la storia, la realtà, i fatti ci chiedono di fare questo salto – ha spiegato Masiello – che per noi è estremamente complesso e difficile perchè siamo autoreferenziali, guardiamo troppo all’interno della nostra organizzazione e dovremmo guardare più all’esterno, alla società civile”. Secondo il generale, l’esercito è lento “a portare dentro le innovazioni ed è per questo che le idee dei giovani sono quelle che possono fare la differenza. Inviterò tutti i comandanti a lasciare spazio e lasciare parlare i giovani – ha proseguito – per trasmettere la cultura di esprimere le proprie opinioni, senza avere paura di sbagliare perché soltanto sbagliando si può crescere”.
Infine il generale, che ha assunto l’incarico il 27 febbraio scorso, ha declinato i tre assi su cui svilupperà il suo mandato: “Addestramento, tecnologia e valori”. D.A.