Da maggio ad ottobre chi ama la natura può vivere una particolare esperienza a Rena Bianca.
Può infatti partecipare, nell’Area Marina di Capo Testa Punta Falcone, al Progetto Seaty, con i suoi percorsi subacquei alla scoperta della biodiversità marina, le biopasseggiate tra la macchia mediterranea e ciò che il mare trasporta sulla spiaggia e l’esperienza yoga, al tramonto, in connessione con il mare. Di questa positiva realtà, realizzata per la prima volta lo scorso anno, ha parlato il biologo Andrea Pala, nel corso del recente convegno, organizzato dall’Area Marina Protetta e dal Comune, in occasione della Giornata Mondiale della Balena e dei Cetacei.
Il Progetto Seaty ha trovato realizzazione in un’area di fronte alla rinomata e vicinissima al paese, spiaggia di Rena Bianca appunto, “una zona sicura di balneazione – ha detto il biologo Pala – delimitata dalle boe, nella quale viene realizzata un’istruzione, a livello locale, di cittadini, che, accompagnati da un biologo, possono scoprire le meraviglie che nasconde quel fondale”.
Perché una zona sicura? “Perché ci sono delle regole all’interno di quest’area; è consentita la balneazione, si può passare con le canoe, con i kayak, si può esplorare quella che è la biodiversità senza tuttavia interagire con essa; allo stesso tempo non è consentito ad esempio l’ancoraggio, o la navigazione al suo interno, la pesca”, in pratica ha precisato Andrea Pala, “è una piccola zona di educazione marina locale, in una piccola zona di biodiversità, molto importante e da salvaguardare”. Dunque mare ma non soltanto: si possono infatti fare delle passeggiate, “accompagnati sempre da un biologo nel corso, nel corso delle quali vengono spiegate le bellezze che il mare lascia sulla spiaggia”. A ciò si aggiunge l’esperienza yoga, per facilitare “la riconnessione con il mare, con sessioni gratuite settimanali, al tramonto, con insegnanti certificate”. E non mancano interventi di pulizia, con l’asportazione di rifiuti in particolare plastica, sia dalla spiaggia che nelle zone retrodunali.