Oggi, 7 febbraio 2024, presso l’Aula Palatucci della Questura, si è tenendo una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Dirigente del Commissariato P.S. di Olbia ed il Sostituto Procuratore della Procura per i Minorenni di Sassari, che ha seguito tutta l’attività relativa alla scomparsa ed al successivo ritrovamento dei minori di Olbia che per 10 giorni hanno tenuto col fiato sospeso tutta Italia.
Dalla conferenza stampa è emerso primariamente che il fascicolo è ancora aperto, e che pertanto determinati particolari non possono ancora essere divulgati in quanto vige il segreto istruttorio.
Tuttavia è stato comunicato che i due minori son stati collocati in un percorso comunitario di recupero in una COMUNITÀ PER MINORI.
Sul presunto utilizzo della pistola scacciacani, sull’eventuale coinvolgimento di adulti nonché sulla precisa zona di permanenza dei due minori durante il periodo di allontanamento ribadito volontario, non si possono avere ancora risposte proprio perché il fascicolo è ancora aperto.
Sulla vicenda, che ha dapprima tenuto con il fiato sospeso la città di Olbia, presto divenuta notizia nazionale con diverse trasmissioni come Chi l’ha visto che si sono interessate, si attendono quindi ulteriori sviluppi che saranno sicuramente resi noti al termine dell’articolata indagine ancora in corso.
In attesa di essere interrogati dalla Procura dei minori, restano in una comunità di recupero i due minorenni di 15 e 17 anni scomparsi per nove giorni a Olbia e ritrovati sabato 3 febbraio dalle forze dell’ordine. La Procura dei minorenni di Sassari ha confermato la misura cautelare per i due che sono accusati di tentata rapina a un esercizio commerciale nel centro gallurese. Proprio per questo i due ragazzi si sarebbero dati alla fuga nascondendosi per nove giorni. Gli inquirenti proseguono le indagini per chiarire tutti gli aspetti della vicenda e sono alla ricerca di chi potrebbe avere aiutato i due a nascondersi. L’operato delle forze dell’ordine è stato illustrato in una conferenza stampa in questura a Sassari e alla quale hanno partecipato il dirigente del Commissariato di Olbia, Raffaele Bracale, e il suo vice, Luca Nania, il dirigente della Squadra mobile di Sassari, Michele Mecca, la procuratrice per i Minorenni di Sassari, Luisella Fenu, e la sostituta procuratrice di Tempio Pausania, Laura Bassani. “La nostra prima preoccupazione è sempre stata quella di ritrovare i due ragazzi sani e salvi, il reato di cui sono accusati, durante la fase delle ricerche, è sempre stato un elemento marginale – ha detto Fenu – nessuno ha mai cercato di incastrare nessuno. I giovani vanno aiutati e seguiti in un percorso educativo, familiare e scolastico, questo è sempre la nostra preoccupazione primaria e in questo senso rivolgo un appello a tutte le istituzioni”. I due ragazzi sono stati rintracciati e fermati nella zona della chiesa campestre di Santa Lucia ma non erano nascosti lì: “La nostra attività di ricerca ha fatto pressione sui ragazzi che si sono spostati nell’area di Santa Lucia, che stavamo presidiando da alcuni giorni – ha precisato Bracale – Li abbiamo portati in commissariato, apparivano denutriti, li abbiamo rifocillati e gli abbiamo dato degli abiti puliti. Hanno incontrato i genitori e poi abbiamo dato esecuzione ai provvedimenti della Procura”. (ANSA).