Un giovane cacciatore locale riesce a sfuggire ad un violento attacco di un cinghiale durante una battuta di caccia nel monte Limbara.
Un tranquillo giorno di caccia nelle colline di Tempio Pausania si è trasformato in un incubo per un giovane di 29 anni, quando è stato improvvisamente travolto e attaccato da un cinghiale ferito. L’incidente avvenuto ieri ha portato il cacciatore al pronto soccorso dell’Ospedale Paolo Dettori con una grave ferita al polpaccio e un profondo taglio alla mano.
Il giovane stava partecipando ad una battuta di caccia al cinghiale insieme ad altri cacciatori nella tarda mattinata di ieri sul monte Limbara. Il tutto è è iniziato quando l’animale, ferito da uno dei cacciatori, ha cercato di fuggire nella direzione in cui si trovava il giovane. Con una velocità sorprendente, il cinghiale ha travolto il cacciatore, gettandolo a terra.
Una volta a terra, l’animale ha continuato l’aggressione, morsicando il giovane, il quale ha cercato disperatamente di divincolarsi dalla furia dell’animale. Nel tentativo di respingere l’attacco, il cacciatore ha addirittura utilizzato una roncola contro il cinghiale, ma senza successo.
Fortunatamente, un altro membro del gruppo di cacciatori che partecipava alla battuta è intervenuto tempestivamente in soccorso del giovane abbattendo il cinghiale e ponendo fine all’attacco.
Subito dopo il 29enne è stato trasportato all’Ospedale Paolo Dettori di Tempio Pausania. Gli operatori sanitari hanno subito iniziato le cure necessarie, suturando le ferite al polpaccio e alla mano del cacciatore.
Questi episodi accendono spesso il dibattito tra animalisti, spesso polemici sulla caccia, e cittadini nonché con la politica tendente al voler tenere sotto controllo tale preoccupante proliferazione. Di fatto i cinghiali sono capaci di moltiplicarsi in breve tempo, e spesso causano danni all’agricoltura e alle persone. Infatti il dato più importante è quello dovuto agli incidenti stradali causati dai cinghiali, dell’ordine di qualche migliaio ogni anno solo in Sardegna, con un aggravio di spese per la Regione chiamata a rimborsare dei danni.
La risposta della Regione passa, pertanto, dall’abbattimento di un certo numero di capi, e per fare ciò assume un ruolo fondamentale la caccia al cinghiale; non solo, dunque, sport, ma azione di controllo del proliferare in certi termini anche pericolosi per l’uomo.