Una nuova procedura di valutazione di impatto ambientale.
I lunghi ritardi del cantiere della strada a 4 corsie Sassari-Olbia costringono Anas a presentare una nuova istanza al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase) per la rinnovazione della Via per i lavori sulla S.S. 729 “Adeguamento al tipo B (4 corsie) dell’itinerario Sassari-Olbia”.
L’area è quella della piana di Ozieri, Mores, Ardara, Tula e Oschiri e la possibilità di presentare osservazioni scadrà il prossimo febbraio.
La tipologia di procedura autorizzativa necessaria ai fini della realizzazione del progetto è la rinnovazione della valutazione d’impatto ambientale per quanto ancora non realizzato e l’autorità competente al rilascio è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
Il progetto è localizzato in Sardegna, provincia di Sassari, nei Comuni di Ploaghe, Codrongianos, Ardara, Ozieri, Tula, Oschiri, Berchidda, Monti, Loiri e Olbia e fa parte del nuovo itinerario della S.S.729 “Sassari Olbia”, suddiviso in 10 lotti stradali.
La nuova strada 729, che si sviluppa per circa 80 km, costituisce l’adeguamento a 4 corsie della rete esistente, rappresentata dalle S.S. 199 e 597, entrambe a carreggiata unica a due corsie.
Il nuovo itinerario è stato suddiviso in 10 lotti e, una volta completato, rappresenterà la principale arteria di collegamento tra la costa occidentale e quella orientale del nord Sardegna, mettendo in comunicazione le 4 principali città del nord Sardegna (Sassari, Porto Torres, Tempio e Olbia), 2 aeroporti (Alghero e Olbia), 2 porti (Olbia e Porto Torres), oltre a connettere 3 arterie fondamentali della viabilità regionale (le strade statali 131 “Carlo Felice”, 131 DCN, 125 “Orientale Sarda”).
Rispetto alle aree naturali protette e ai siti della Rete Natura 2000, il progetto ricade parzialmente all’interno dell’area indicata.
Un nuovo procedimento che interviene a sancire i tempi biblici per un’opera su cui fu posata la prima pietra il 20 giugno 2012. Il sogno della quattro corsie tra Sassari e Olbia diventava realtà, anche perché quell’avvio dei cantieri era atteso da anni. Troppe croci in quei cento chilometri di strada. L’allora governatore Ugo Cappellacci non volle sbilanciarsi sulla fine dei lavori, mentre l’allora direttore generale dell’Anas annunciò che l’opera sarebbe stata completata tra il 2015 e il 2016. Invece, nel 2016 ci fu solo il primo taglio del nastro, presenti l’allora governatore Francesco Pigliaru e il ministro Graziano Delrio: 4 lotti su nove, 23 chilometri su 79. L’ultima data annunciata dice primo semestre 2024. E dunque entro pochi mesi la strada più importante del nord Sardegna dovrebbe vedere la luce. E in effetti sui due lotti mancanti i lavori stanno procedendo. Sul lotto 2, tra Ardara e Ozieri. E sul lotto 4, tra Oschiri e Berchidda. Il primo, assicurava nei mesi scorsi l’assessore ai Lavori pubblici, Pierluigi Saiu, avrebbe dovuto essere completato entro la fine del 2023, il secondo entro i primi mesi di quest’anno anno. Ma i tempi sembrano allungarsi ancora e nel mentre i tratti di strada, una ventina di chilometri in totale, sembrano un percorso a ostacoli. Lunghi tratti di strisce gialle fanno da sfondo al viaggio dei tanti automobilisti che ogni giorno percorrono la Sassari-Olbia e delimitano la carreggiata che in alcuni casi passa quasi a sorpresa da due a una corsia. Tutt’attorno ruspe, new jersey, nastri bianchi e rossi. E rotatorie improvvisate che costringono chi guida a seguire percorsi contraddittori.