La Corte di Cassazione ha deciso di mantenere il sequestro della villa extra lusso in costruzione sulla collina di Pantogia, a Porto Cervo, di proprietà dell’imprenditore e influencer bolognese Gianluca Vacchi. Il ricorso presentato dai legali di Vacchi, Gian Comita Ragnedda e Gino Bottiglioni, contro l’ordinanza emessa dal tribunale del Riesame di Sassari, che a giugno aveva confermato il sequestro preventivo disposto dal gip del tribunale di Tempio su richiesta del pm Gregorio Capasso, è stato rigettato.
La villa, del valore stimato di 15 milioni di euro e dedicata alla figlia Blu Jerusalema, è situata in una posizione privilegiata con vista sull’isola di Tavolara e Capo Figari. La struttura comprende 1200 metri quadrati di superficie, 15 camere, oltre mille metri di terrazze, un campo da padel, una discoteca e mini appartamenti con suite.
Secondo quanto riportato dal quotidiano sardo La Nuova Sardegna, la procura ha mosso accuse di abusi edilizi e paesaggistici contro il progetto della villa. I sigilli al cantiere sono stati apposti lo scorso giugno.
L’imprenditore bolognese, attraverso i suoi legali, ha respinto le accuse, affermando di aver ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per la costruzione della villa. Nonostante ciò, la decisione della Corte di Cassazione mantiene il cantiere sotto sequestro.