Fissato per dicembre e rimandato, il Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena ha fissato la data del 30 gennaio prossimo, per il seminario dal titolo “Piano di eradicazione degli ibridi di cinghiale: stato dell’arte e azioni future”, che si terrà a Caprera, Borgo di Stagnali, presso il Centro di educazione ambientale.
Un piano che ha avuto un iter piuttosto lungo prima di ottenere tutte le approvazioni previste dalla legge, e che ora è in fase di realizzazione (da due anni). E sembra che stia producendo i risultati per i quali è stato elaborato e per i quali il Parco lo sta mettendo in atto; Il direttore Giulio Plastina, nello scorso mese di dicembre ebbe a rilevare una sensibile diminuzione del numero degli ungulati, proprio in conseguenza dell’efficacia degli interventi effettuati.
In particolare nell’isola di Caprera dove il numero era piuttosto rilevante (ma anche in quella di Maddalena c’è stata una certa contrazione); cosa che si può rilevare anche dalla semplice osservazione del sottobosco, non più fortemente caratterizzato da grandi quantitativi di “arature”.
Tornando al seminario del 30 gennaio, dopo i saluti del direttore, Giulio Plastina, e l’esposizione del quadro normativo e dell’iter attuativo del Piano di eradicazione, a cura della dottoressa Paola Brundu, sarà il dottor Luca Fadda a fare il punto su “Tecniche di controllo e risultati dei primi due anni di applicazione del Piano di eradicazione”.
Il seminario vedrà ancora l’intervento del comandante superiore, Simonetta Brigaglia, sulle “Attività e competenza del CTa-CFVA nell’ambito del piano di eradicazione”, ed infine quello del dottor Salvatore Desini sulla “Importanza della vigilanza e della prevenzione sanitaria per una migliore conoscenza dello stato di salute della fauna interessata dal Piano di eradicazione.
Il direttore del Parco, Giulio Plastina, tempo fa ha annunciato, per questa primavera, un’attività di monitoraggio per verificare la portata degli effetti degli habitat, in conseguenza della diminuzione dei cinghiali.
Al seminario sono stati invitati, tra gli altri, il direttore del Parco dell’Asinara e quelli delle Aree marine protette di Tavolara e Capo Testa-Punta Falcone.