“Il prossimo 18 gennaio, grazie ai fondi ottenuti dal PNRR, inizieranno i lavori nella parte esterna della nostra amata chiesa della SS Trinità”. Ad annunciarlo è l’assessore alla cultura e al turismo di La Maddalena, Gianvincenzo Belli. “L’intervento ha come obiettivo il parziale restauro degli ambienti interni e la messa in sicurezza, la valorizzazione e il recupero delle preesistenze esterne attraverso la rilettura dei luoghi e, nel rispetto di questo, il pieno ripristino funzionale della chiesa e dello spazio esterno, elementi cardine per lo svolgimento delle attività locali”.
I lavori sono a cura della Diocesi di Tempio-Ampurias che, tramite l’Ufficio Beni Culturali ha ottenuto un finanziamento complessivo di oltre 3 milioni di euro, con i quali si interverrà per i restauri, i recuperi e la valorizzazione di ben 22 chiese campestri disseminate tra la Gallura e l’Anglona, patrimonio storico e di fede, tra le quali c’è anche questa di La Maddalena, per 330mila euro.
La chiesa della SS Trinità (o Trìnita, come si dice a La Maddalena), è la più antica, la prima costruita in età moderna nell’arcipelago maddalenino, attorno al 1770, due anni dopo l’occupazione militare e l’annessione da parte del Re di Sardegna; si trova su un altopiano, al centro dell’isola di Maddalena, dove allora viveva un piccolo nucleo composto da popolazione corsa. Fu realizzata dalla Diocesi di Ampurias e Civita, con il contributo dei fedeli e quello dei militari. Inizialmente la chiesa fu dedicata a Santa Maria Maddalena, poi alla SS. Trinità appunto, quando fu costruita, alla fine del ’700, un’altra chiesa vicinissima al mare, che assunse tale denominazione. Per alcuni decenni, l’interno e l’esterno di questa antica chiesa furono luoghi di sepoltura per gli originari abitanti, per quelli sopraggiunti e per i militari deceduti.