Nel corso del 2022, in Sardegna, si sono verificati 3.313 incidenti stradali, causando il ferimento di 4.557 persone e portando al decesso di 100 individui. Questo rappresenta un aumento del 9,9% rispetto al 2021. Tra le province, Sassari e Cagliari hanno registrato il maggior numero di decessi, rispettivamente 30 e 21.
L’Istat ha diffuso questi dati, evidenziando che nel periodo 2001-2010 le vittime della strada in Sardegna sono diminuite del 50,0%, superando la media nazionale (-42,0%). Tuttavia, tra il 2010 e il 2022, si sono verificate variazioni, con una diminuzione del 5,7% e del 23,2%, rispettivamente.
Nel 2022, l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato (da 2,5 a 3,0 decessi ogni 100 incidenti), mentre quello nazionale è rimasto invariato (1,9 decessi ogni 100 incidenti).
Gli incidenti più gravi si sono verificati sulle strade extraurbane, con un tasso di mortalità di 5,0 decessi ogni 100 incidenti, mentre nelle strade urbane l’indice si è fermato a 1,6. Il 58,2% del totale degli incidenti (1.929 incidenti) ha avuto luogo nelle strade urbane, causando 31 morti (31,0% del totale) e 2.454 feriti (53,9%).
Rispetto all’anno precedente, si è verificata una diminuzione del 2,7% degli incidenti in ambito urbano e un aumento del 13,6% sulle strade extraurbane.
Le arterie stradali con il maggior numero di decessi includono la Statale 389 e la SS129, con 4 e 3 morti rispettivamente nel 2022. Cagliari e Sassari sono i comuni con il maggior numero di morti, registrando rispettivamente 8 e 5 decessi nel 2022. Nel comune di Quartu S.Elena, si sono verificati 4 morti, con un indice di mortalità pari a 3,3.
Il mancato rispetto delle regole di precedenza, la mancata osservanza della distanza di sicurezza e la guida distratta emergono come le prime tre cause di incidenti stradali in Sardegna, rappresentando complessivamente il 40,1% degli episodi, secondo quanto evidenziato nell’ultimo report dell’Istat diffuso questa mattina relativamente agli incidenti stradali nell’Isola nel 2022. Se si considerano solo le strade extraurbane, la guida distratta rappresenta da sola il 19,3%, mentre la mancata osservanza della distanza di sicurezza incide per il 11,1%, e l’elevata velocità per il 10,4%.
Per quanto riguarda la mortalità, il tasso standardizzato risulta più elevato per la classe di età compresa tra i 30 e i 44 anni (10,4 per 100.000 abitanti) e per quella oltre i 65 anni (6,7 per 100.000 abitanti). Gli automobilisti rappresentano l’84% delle vittime e il 66,5% dei feriti in incidenti stradali, mentre i passeggeri costituiscono il 7% dei morti e il 24,3% dei feriti. I pedoni, invece, contribuiscono al 9% delle vittime e al 9,2% dei feriti. Notevolmente, il 55,6% dei pedoni coinvolti in incidenti stradali appartiene alla classe di età oltre i 65 anni, mentre il 66,7% dei pedoni feriti ha più di 44 anni.