La Sardegna, secondo l’analisi effettuata dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari, si colloca al secondo posto, in Italia, per tasso di crescita registrato nei primi nove mesi dell’anno, pari al +1,13%. Sembra, quindi, rispondere bene alla doppia crisi economica scatenata dalla pandemia Covid e dalla guerra in Ucraina.
“La Sardegna si conferma una regione virtuosa, in crescita e dinamica, impegnata a contrastare gli effetti di una crisi senza precedenti e capace di creare occupazione grazie alle misure messe in campo per accompagnare la ripresa. In un contesto globale difficile, caratterizzato da incertezza e difficoltà e ora aggravato dalla crisi energetica, la Regione è stata la principale e la più efficace alleata dei territori, delle imprese e delle famiglie sarde”. Queste le parole del Presidente della Regione Christian Solinas, commentando i dati dell’ufficio studi della Camera di Commercio di Sassari. Dati che, evidenzia il Presidente, sono la piu’ efficace ed indiscutibile smentita del quadro negativo che alcune forze politiche vorrebbero descrivere.
“Oltre a essere la Regione che ha investito maggiori risorse proprie rispetto a tutte le altre per sostenere il tessuto economico nel corso della crisi – evidenzia il Presidente – siamo riusciti a tenere in ordine i conti mettendo a disposizione della crescita ulteriori risorse che andranno a incidere sui settori strategici per l’economia della Sardegna. Oggi anche i dati della Camera di commercio di Sassari dimostrano la validità dell’operato della Regione in favore delle famiglie e delle imprese sarde”, ha evidenziato ancora il Presidente ricordando i risultati fino a oggi ottenuti. “Le analisi dei principali osservatori nazionali e internazionali, senza tralasciare il giudizio positivo dell’agenzia internazionale di rating Fitch, che ha assegnato all’Isola un rating superiore a quello dello Stato italiano nel suo complesso, attestano e promuovono il grande sforzo compiuto dalla Regione”.
Uno sforzo, conclude il Presidente Solinas, “che è anche stimolo per proseguire nelle strada della modernizzazione e della crescita, supportando quei comparti più in sofferenza e sostenendo la capacità di fare impresa, specie in relazione ai più giovani e ai territori più fragili, caratterizzati da isolamento e spopolamento”.