Anche l’Hilton, colosso dell’hotellerie internazionale, sceglie di coprire le insegne in segno di protesta contro i rincari annunciati dall’amministrazione comunale di Olbia. Da oggi la grande scritta Doubletree by Hilton, al nono piano dell’albergo in zona Tilibbas, è oscurata.
Fu posizionata nel 2010, anno in cu il Gruppo, con la catena Worlwide, decise di scommettere su Olbia nonostante la crisi che in quegli anni investiva la Sardegna e l’Italia in generale. Due grandi teli neri coprono le insegne luminose del lussuoso albergo che negli anni ha ospitato diverse star del cinema mondiale, come George Clooney che lo scelse come base di appoggio durante le riprese di Catch 22. Un segnale importante che sebbene non commentato dalla proprietà – la Proma srl – né dalla general manager dell’albergo – Ramona Cherchi – svela il malcontento dilagante contro l’aumento del canone unico patrimoniale che la giunta Nizzi sembra intenzionata a confermare.
Il balzello è stato al centro delle polemiche degli ultimi due mesi e alle quali il sindaco Settimo Nizzi ha sempre risposto con i numeri, sottolineando come a Olbia le tariffe fossero ferme dal 1994. Recentemente il sindaco Nizzi ha annunciato la proroga del termine di pagamento della prima rata dal 31 gennaio al 31marzo. Novità che evidentemente non ha spento le proteste dei commercianti né ha raccolto consensi tra i banchi dell’Aula. Ne è dimostrazione la bocciatura della mozione presentata dall’opposizione durante la seduta del Consiglio comunale della scorsa settimana: l’ultimo atto, in ordine di tempo, sulla vicenda del caro insegne che accende gli animi e spegne le luci della città.