Confael, Di Nicolantonio: “Subito una proroga dei bonus per il comparto edile”

DiRedazione

10/02/2022
Massimiliano Di Nicolantonio Segretario Provinciale CONFAEL Cagliari

“L’articolo 28 del Decreto Sostegni TER toglie dignità e credibilità ad un settore, quello Edile, già abbondantemente danneggiato negli anni dalle varie crisi che si sono susseguite”. A dirlo con fermezza è la Confael, la confederazione autonoma Europea dei lavoratori che in una nota spiega che “In Sardegna ci sono circa 13.000 aziende edili che attendono di capire come deciderà di muoversi il Governo. Ennesima variazione in corso d’opera che toglie serenità e fiducia sia alle aziende che hanno investito migliaia di euro in attrezzature e materiali, sei nei privati che iniziano a non credere più in questa manovra. Quella che era stata raccontata come una delle più grandi boccate d’aria sta diventando uno dei più devastanti cappi al collo. Le nostre aziende hanno investito in attrezzature, materiali e personale. Hanno sviluppato e mandato avanti progetti, chiuso contratti e si sono spese per iniziare e completare i lavori nei termini e nei tempi richiesti dal Governo nonostante le continue modifiche apportate al Bonus. Modifiche che già dalla nascita del Bonus avevano generato insicurezza e sfiducia in aziende e privati”. Per Massimiliano Di Nicolantonio Segretario Provinciale Confael di Cagliari “oggi migliaia di aziende sarde si ritrovano impossibilitate a cedere il credito acquisito, con devastanti ripercussioni sulle proprie casse. Con un credito inesigibile all’interno del proprio cassetto fiscale e con costi vivi già pagati. Rischiamo un default delle aziende e migliaia di operatori del settore in cassa integrazione innescando di fatto un corto circuito che in ogni caso si ripercuoterebbe sulla spesa pubblica”.

in conclusione la Confael chiede “un immediato sblocco della acquisizione dei crediti e una proroga dei tempi del Bonus. Bonus che da dicembre ha subito un improvviso arresto dei cantieri ma non nei termini ultimi di consegna dei lavori; e inoltre che non si penalizzino le miglia di onesti operatori del Comparto Edile ma che si puniscano in maniera esemplare quegli operatori o presunti tali che hanno pensato di potersi arricchire indebitamente danneggiando le casse pubbliche e svilendo pubblicamente la dignità, l’integrità e la serenità di migliaia di famiglie che lavorano e vivono operando onestamente nel Comparto edile”.

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