Proseguono gli incontri con gli imprenditori nell’ambito del progetto “Sostenibilità ambientale e territorio”.
Alla scoperta della specialità di Olbia dal gusto unico e inconfondibile: la cozza. Un viaggio nel meraviglioso golfo interno della città che dal 1920, da oltre 100 anni, grazie all’intuizione di sapienti menti regala preziosi molluschi che contribuiscono all’economia del territorio, dando lavoro a centinaia di famiglie riunite nel consorzio Molluschicultori che ne certifica la qualità. A compiere questo viaggio sono stati gli alunni della scuola superiore di primo grado dell’A. Diaz di Olbia, la succursale situata nel quartiere di Isticadeddu, nell’ambito del progetto “Sostenibilità ambientale e territorio” portato avanti dagli insegnanti coordinati dalla docente di lettere Cristina Oggiano sostenuti e incoraggiati dalla dirigente Fabiola Martini.
Un’occasione importante di crescita formativa e di incontro e dialogo con professionisti del settore per i giovani studenti. A salire in cattedra nei giorni scorsi è stato il nipote e omonimo dell’imprenditore che portò i molluschi a Olbia, oltre che amministratore della Quattro B, azienda che si occupa di mitilicoltura. Raffaele Bigi ha tenuto una lezione sull’attenzione all’ambiente e sull’impresa etica. Con lui il presidente del comitato di quartiere di Isticadeddu Piergiovanni Porcu.
L’iniziativa, avviata lo scorso anno, rientra in una serie di appuntamenti con il fine di avvicinare il mondo della scuola alle realtà imprenditoriali della zona che nel loro lavoro hanno uno sguardo attento al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità. I prossimi incontri si terranno domani 10 novembre e mercoledì prossimo 17 novembre quando gli studenti di “Isticadeddu” avranno la possibilità di confrontarsi con i volontari di “Plastic free”, l’associazione nata per sensibilizzare le persone sulla pericolosità della plastica e che in questi mesi sta portando avanti diverse iniziative di pulizia delle spiagge e dei litorali.
I ragazzi e le ragazze avranno l’occasione di ascoltare le testimonianze di alcuni membri dell’associazione e approfondire i rischi ambientali legati all’uso della plastica, tra cui quella della referente di Olbia M. Francesca Carone.