Sarà Volotea a collegare la Sardegna con Roma e Milano, in regime di continuità territoriale, per i prossimi sette mesi. L’offerta presentata dal vettore spagnolo è risultata vincente rispetto a quella proposta dalla neonata compagnia di bandiera Ita: con un ribasso complessivo pari a 15,9 milioni di euro sui 37milioni di base d’asta, Volotea si prepara ad operare i voli in continuità, dal 15 ottobre 2021 al 14 maggio 2022 , tra i tre scali sardi di Olbia, Alghero e Cagliari e gli aeroporti di Fiumicino e Linate. Mentre in Sardegna il seggio di gara è impegnato a valutare la documentazione presentata dai due vettori , da Rimini arrivano le dichiarazioni di Fabio Lazzerini, amministratore delegato di Ita. Ospite del Ttg Travel Experience, Lazzerini – come riportato Travel Quotidiano – ha commentato l’esito della procedura negoziata per l’assegnazione delle rotte in continuità territoriale da e per la Sardegna: “Noi abbiamo ipotizzato uno sconto del 9% sul prezzo della Regione, mentre il nostro concorrente che è una low cost del 30%”. Con la proposta di Volotea alle casse della Regione la continuità costa 21 milioni, con la vittoria di Ita invece il costo sarebbe stato di 28 milioni.
Ed è proprio il ribasso d’asta proposto dalla compagnia spagnola a preoccupare i sindacati.
“I principi e i servizi essenziali della continuità territoriale devono essere rispettati: non possiamo permetterci di perderli per motivi di ribasso d’asta. Per questo prendiamo in considerazione l’ipotesi di un annullamento anche di quest’ultimo bando per fare le opportune verifiche”. A parlare è William Zonca, segretario generale regionale della Uil Trasporti che, in un comunicato, esprime grande preoccupazione per il futuro dei collegamenti in Sardegna. Il sindacato chiede chiarezza sui servizi che saranno garantiti dalla compagnia aerea assegnataria dei collegamenti per i prossimi sette mesi e propone un time out pur di non fare un passo indietro sulle tutele dei viaggiatori sardi.
“Siamo disponibili anche a prendere una settimana di tempo a costo di rimanere sul libero mercato o cercare convenzioni temporanee”, spiega il segretario generale per la Sardegna Zonca. “Non possiamo fare passi indietro sui servizi di cui fino ad ora la Sardegna ha goduto: si tratta di garanzie essenziali che non possiamo sicuramente perdere per motivi di ribasso d’’asta. Non si possono fare passi indietro. Tutta la società civile deve attivarsi per un intervento immediato che annulli il bando se non sono previsti tutti i requisiti”. Nel comunicato, il sindacato indica i servizi accessori che Meridiana prima e Alitalia poi hanno garantito alla Sardegna e ai sardi: si va dal minore non accompagnato al trasporto di passeggeri barellati o sottoposti a ossigeno terapia. Quindi il trasporto di materiale biologico o radioattivo, elemento presente anche in alcuni farmaci, di animali, merci pericolose e salme. “La Sardegna deve essere trattata come il resto d’Italia. E’ impensabile che non si possa trasportare un passeggero barellato o una salma che deve ritornare nell’isola: uno scenario del genere sarebbe intollerabile”.
Dunque l’appello del sindacalista rivolto al presidente della Regione Solinas, ai parlamentari sardi e alla comunità in generale: “Nel caso in cui queste garanzie vengano meno- conclude Zonca – chiediamo un intervento immediato presso il Governo Draghi”