La strada Olbia Arzachena è qualcosa di diverso dalle incompiute alle quali, obtorto collo, ci siamo abituati. L’importanza di questi 27 chilometri, che separano le due capitali del turismo nel nord est dell’Isola, è sempre stata sottovalutata, mai promossa a priorità del sistema infrastrutturale sardo nonostante la mole di traffico e l’importanza strategica della strada. In questo agosto da record in quanto ad arrivi, l’inconsistenza delle azioni di programmazione politica appare ancora più evidente. Della Olbia Arzachena se ne parla da decenni senza mai arrivare ad aprire un solo cantiere. La trasmissione dedicata alla 125, trasmessa da Gallura Live la scorsa primavera, aveva rimarcato l’indirizzo della politica locale, con in prima linea il Comune di Arzachena, per portare a compimento la progettazione della nuova arteria. E’ recente però la comunicazione dell’Anas relativa all’avvio di un nuovo iter per una variante del tracciato. In termini pratici, variante significa rinvio dei lavori. Il primo cantiere – in base alle notizie della scorsa primavera con le valutazioni dell’assessorato regionale competente – pareva potesse essere avviato nel 2022: il timore di un ulteriore slittamento si fa sempre più concreto. Per percorrere questa manciata di chilometri, come dimostrano le immagini registrate oggi all’ingresso di Olbia, è necessaria almeno un’ora. Le proteste dei turisti e dei residenti si aggiungono agli appelli delle amministrazioni locali pronte a convocare l’Aula sulla strada in caso di assenza di risposte. Il Comune di Arzachena ha chiesto risposte certe entro il prossimo autunno. Nel frattempo, il tempo di percorrenza e la pericolosità della due corsie è sotto gli occhi di tutti. Da oltre trent’anni.