Fermare la piaga degli incendi. “Se ami i miei sapori e i miei profumi, non bruciare la mia pianta” è la frase che meglio di tutte rappresenta l’edizione 2021 di Mirtò: il Festival internazionale del Mirto andrà in scena a Olbia dal 17 al 20 agosto. Un programma di concerti ed eventi, in corso di definizione, in cui ogni serata svilupperà una campagna di sensibilizzazione contro gli incendi. Dopo il dramma ambientale causato dal recente rogo del Montiferru, in cui sono andati in fumo oltre 20 mila ettari di terreni, la pianta del mirto diventa uno dei simboli di questa strage ambientale, insieme alle tante aziende assediate dal fuoco, produttori messi in ginocchio dai menestrelli degli incendi. Il Festival internazionale del Mirto 2021 ha così scelto di accompagnare i tradizionali eventi, musica e appuntamenti con gli artigiani del territorio, con una serie di iniziative di sensibilizzazione contro la piaga degli incendi: raccontando storie, proiettando immagini di repertorio in ogni serata, come monito per salvare il patrimonio naturale dell’Isola dai terroristi del cerino.
LA RASSEGNA. La settima edizione del Festival del Mirto ha scelto poi di celebrare la sua anteprima partendo da Tempio Pausania, dove mercoledì 11 agosto, dalle 22, ci sarà il concerto dei Tazenda nel Parco Grandi. Proprio Tempio Pausania porta il segno indelebile delle ferite del fuoco, con la tragedia di Curragghjia avvenuta il 28 luglio 1983 sull’omonima collina situata a sud-ovest della città e nei comuni di Aggius e Bortigiadas. Furono nove le vittime di quella che è considerata una delle pagine più tristi della lotta agli incendi in Sardegna.
LA TESTIMONIANZA. Uno dei primi produttoriad entrare nella grande famiglia di Mirtò fu l’azienda Distillerie Lussurgesi, di Carlo Pische. Proprio Santu Lussurgiu è stata una delle località più colpite dai roghi che hanno flagellato il Montiferru. “Non siamo qui a piangere per il danno subito nell’approvvigionamento delle materie prime, nel nostro caso il mirto, che porterà un aumento dei costi per le aziende come la nostra – racconta Pische -. Qui dobbiamo condannare la Regione, che non ha imparato nulla da tragedie come quella di Curraghjia. Le leggi sono sempre le stesse, non si perseguono i responsabili, i mezzi sono inadeguati e noi tutti paghiamo l’incompetenza delle persone che stanno ai vertici. Dobbiamo smettere di piangerci addosso e reagire, chiedendo a gran voce che vengano cacciati i responsabili”. Pische chiede più potere ai sindaci e un controllo del territorio a livello locale, svincolato dai rigidi protocolli spesso applicati senza vantaggio per gli stessi produttori. “Dal punto di vista economico alle nostre aziende mancheranno le materie prime distrutte dal fuoco, aumenteranno i prezzi e avremo difficoltà a stare sul mercato – spiega Carlo Pische -. Ma qui parliamo di un danno ambientale incalcolabile. Noi sapremo riprenderci, in qualche modo, ma dobbiamo dire basta a chi devasta le nostre campagne, ma anche a coloro che non sono capaci di tutelarle”.
L’APPUNTAMENTO. Saranno quindi i Tazenda e Tempio Pausania a celebrare l’anteprima di Mirtò, il Festival internazionale del mirto. Appuntamento con il gruppo più famoso della scena musicale sarda per l’11 agosto, dalle 22, nell’area del Parco Grandi del Comune gallurese. Una grande anteprima, fortemente voluta dallo staff di Mirtò e dall’amministrazione comunale di Tempio Pausania, che da tempo ha puntato sul Festival internazionale del mirto per valorizzare tutto il territorio e regalare un palcoscenico internazionale alle eccellenze enogastronomiche e agli artigiani locali di tutta l’Alta Gallura. Appuntamento, dunque, con i Tazenda, il gruppo che lo scorso 4 luglio ha ripreso il proprio tour, dopo lunghi mesi di forzato distacco dettato dall’emergenza Covid, nella sua ultima composizione: con Nicola Nite, Gigi Camedda e Gino Marielli, che hanno riabbracciato il loro affezionato pubblico.
GLI EVENTI. L’anteprima del Festival Mirtò dell’11 agosto, con il concerto dei Tazenda, sarà uno dei momenti più importanti di un calendario di eventi ricco e variegato. Mirtò e l’artigianato sardo di qualità rinnoveranno ancora il loro connubio all’insegna della tradizione. Sotto il profilo commerciale, poi, Mirtò porterà avanti nuove iniziative per coinvolgere i migliori attori dell’artigianato artistico gallurese e sardo, oltre che i produttori di eccellenza del panorama enogastronomico e le aziende all’avanguardia nella produzione e nei servizi.