Almeno 20 mila ettari andati in fumo: un danno incalcolabile. E’ la Regione Sardegna a indicare i numeri devastanti degli incendi che negli ultimi giorni hanno messo in ginocchio intere comunità e il loro tessuto produttivo e sociale. Le fiamme hanno divorato una parte consistente del prezioso patrimonio ambientale: interi boschi dell’oristanese sono stati completamente distrutti, aziende e case devastate, un enorme numero di capi di bestiame morti nel rogo.
Questa mattina si è recato per un primo sopralluogo sulle zone colpite dai roghi l’assessore regionale all’Ambiente Gianni Lampis, che ha incontrato i sindaci di Santulussurgiu, e si è poi diretto a Cuglieri, Scano Montiferro e Sennariolo.
“Tra gli amministratori e i cittadini ho trovato una forte volontà di rialzarsi e di ripartire. Sosterremo questa volontà con ogni mezzo – ha detto l’assessore Lampis -. La Regione sarà al loro fianco mettendo in campo ogni azione utile ad ottenere immediatamente gli strumenti di ristoro per le famiglie e per le imprese, come già detto dal Presidente Solinas”
Intanto, dalle 5 di stamane sono nuovamente in attività gli aerei della flotta regionale e statale, per bonificare le zone devastate dal fuoco e per prevenire eventuali nuovi focolai. Sono operativi 22 mezzi aerei e hanno già iniziato ad operare i 4 Canadair, due provenienti dalla Grecia e 2 dalla Francia, giunti sull’Isola grazie all’attivazione dei protocolli di solidarietà internazionale. A terra sono al lavoro 7500 persone: l’intera macchina antincendio della Regione è mobilitata senza sosta.
Il Presidente della Regione Christian Solinas coordina le operazioni di spegnimento e di soccorso delle quasi 1000 persone che hanno dovuto abbandonare le loro case dalla sala operativa della Protezione Civile Regionale, ed è in continuo contatto con la Protezione Civile Nazionale e il Governo, al quale la Regione, dopo l’attivazione dello stato di calamità, la Sardegna chiede provvedimenti immediati di sostegno economico.