«Essere presenza qualificante nella comunità diocesana attraverso un impegno concreto, proponendosi come “gruppo di persone” che condividono un modo di vivere, di pensare, di essere nel mondo». É questa l’esigenza emersa lo scorso 31 maggio nel corso della prima riunione annuale dei medici aderenti all’Associazione medici cattolici italiani (AMCI) della diocesi di Tempio Ampurias nata nel mese di marzo 2020. Una riunione che si è tenuta dopo un lungo periodo di stasi dovuto all’epidemia da Covid19 e che ha evidenziato la necessità di “ridefinire l’identità” di questo gruppo come ha spiegato il presidente, dott. Franco Pala: «Per essere gruppo è necessario incontrarsi, scambiarsi le esperienze, conoscersi, vivere insieme momenti aggreganti di confronto e di preghiera». Un concetto ribadito anche durante la celebrazione Eucaristica celebrata in occasione della festa della Visitazione della Beata Vergine Maria a Sant’Elisabetta, da don Paolo Pala, assistente spirituale dell’Associazione: «Visitare è un atto tipico dell’attività medica ma è anche denso di significati umani e cristiani come farsi vicini in una relazione di aiuto, in un reciproco riconoscimento del dono della vita che ci è stato dato di portare e custodire».
La sede scelta per gli incontri, aperti anche alle altre professioni sanitarie, che si terranno con una cadenza bimestrale, è fortemente simbolica: «E’ stato proposto unanimemente di “mettere la tenda” presso la Parrocchia di Sant’Ignazio da Laconi ad Olbia, dove si è tenuta la riunione, simbolicamente risiedendo in una Chiesa in costruzione, così come in costruzione è questo gruppo. Si è deciso di usare il termine tenda nel senso biblico più profondo: non domicilio fisso, la tenda presuppone la mobilità di chi è in cammino, e sono previsti incontri anche in altre sedi diocesane».
L’associazione si propone di fornire assistenza e supporto alle strutture ambulatoriali e assistenziali presenti nella Caritas diocesana, di valutare di ampliare i servizi presenti e di mettersi a disposizione dei giovani. «E’ stata rilevata – ha spiegato il presidente Pala – la necessità di una presenza educativa nel mondo dei giovani e nelle famiglie viste le problematiche inerenti il valore della corporeità, della salute, quelle relative alla sessualità ed alla violenza nel mondo adolescenziale, per questo si è costituita una piccola avanguardia che verificherà la possibilità di una presenza nelle scuole, nelle parrocchie, nei gruppi giovanili». Il prossimo incontro si terrà il 21 luglio, mentre il 7-8-9 di ottobre dopo cinque anni è in programma il congresso nazionale dell’Associazione, un momento importante di confronto in vista di un impegno all’interno anche della Chiesa Italiana. E’ stato proposto di lavorare unitariamente con le altre realtà associative regionali, in particolare con le diocesi di Nuoro e Sassari, per una maggiore collaborazione tra diocesi.