Nella giornata odierna si è svolto, a Tempio, il Consiglio Comunale. L’esponente e leader di Tempio Cambia Nicola Comerci (foto) ha rivolto al Sindaco e all’intero consiglio, a nome suo e del gruppo che rappresenta, una propria chiave di lettura in merito alle principali problematiche del territorio. Il riferimento è, ovviamente, alla difficile situazione dell’Ospedale Paolo Dettori di Tempio, di cui abbiamo scritto nei giorni scorsi. Segue l’intervento in versione integrale così come giunto in redazione.
Egregio Signor Sindaco, gentili consiglieri tutti, la questione dell’ospedale di Tempio ha origini remote, che di certo non si confinano a questa consiliatura. Ha origini e motivazioni nazionali e regionali, che trovano ragione nella volontà di razionalizzazione della spesa pubblica, che poco o nulla tiene conto delle conseguenze sotto il profilo umano di tali scelte. Una razionalizzazione che mostra come, purtroppo, la politica si pieghi spesso alle esigenze dell’economia. E quando la politica compie questa opera di sottomissione, smarrisce il suo senso più proprio di governo della polis, azione volta a strutturare e difendere il bene della comunità. Ora, in merito a quanto sta succedendo intorno al destino del nostro ospedale, vorrei segnalare alcune questioni su cui, a mio avviso, vale la pena di soffermarsi.
1) La prima è una questione di priorità. La problematica dell’ospedale Dettori, ma in generale di tutto il comparto sanitario cittadino, non può essere considerata UNA priorità ma LA priorità. Tempio ha diverse questioni urgenti, ma quella sanitaria deve essere considerata la principale, considerato anche l’impatto che ha sulla cittadinanza. Questo non ha però trovato, fino a oggi, l’attenzione che merita in Consiglio Comunale: ne parliamo oggi a distanza di otto mesi dall’inizio della consiliatura e, addirittura, come ultimo punto all’ordine del giorno.
2) Ora, tale ritardo da parte della maggioranza è dovuto, a mio parere, al fatto che la maggioranza ha preso per buone le rassicurazioni provenienti da livelli politici più elevati, nello specifico regionali. In tal modo si è assunta la responsabilità di giudicare attendibili, e dunque riferire alla cittadinanza, garanzie che ha ricevuto e che però si sono rivelate allo stato dei fatti del tutto inconsistenti.
3) Ne deriva che l’amministrazione ha avallato acriticamente i proclami provenienti da esponenti di una Giunta regionale che si è dimostrata impermeabile e indifferente alla sanità del nostro territorio. Una giunta regionale impegnata a occuparsi di tutto tranne che delle problematiche concrete dei sardi e dei galluresi in particolare. Di rado la Gallura ha potuto contare su un peso così consistente nella giunta regionale, con tre assessori di cui uno di Tempio, e nonostante questo, a due anni dal suo insediamento, tale giunta non ha dato segni di vita. Non uno dei problemi della nostra città è stato affrontato a dovere. Adesso sta emergendo purtroppo la questione dell’ospedale, ed è pertanto su questa che ci dobbiamo concentrare.
Quello che le chiediamo pertanto, signor Sindaco, e di mettere in campo decise azioni di rivendicazione, e se necessario di aperto contrasto, nei confronti di un governo regionale assente, distante e indifferente alle problematiche della città, a cominciare dalla questione dell’ospedale. Le chiediamo di non affidarsi più a sterili proclami non supportati da fatti specifici: non è più tempo di parole, ma di fatti concreti. È ora di interrompere la sequela di annunci e promesse che immancabilmente si rivelano prive di fondamento concreto. Se deciderà di perseguire questa strada, noi, con il consueto spirito costruttivo e responsabile, supporteremo ogni iniziativa volta a evitare che questa consiliatura comunale venga ricordata come quella in cui Tempio ha dovuto dire addio al proprio ospedale.