Il Comune di Olbia con il suo Assessore alla Cultura Sabrina Serra, in collaborazione con Solaria, porta la zuppa gallurese in classe; una iniziativa che vuol trasmettere l’importanza del salvaguardare anche le tradizioni enogastronomiche della nostra società, radicate con un legame inscindibile con la nostra Storia.
“Con queste iniziative – si legge nella motivazione dell’iniziativa – si vuole dedicare il momento del pasto a scuola alla riscoperta delle tradizioni e dei sapori antichi. Il prodotto tipico è il prodotto di un luogo, che custodisce gelosamente i legami con le proprie origini e con la storia, che racconta l’evoluzione dell’utilizzo, da parte della popolazione, con riferimento specifico al territorio. Secondo alcuni le origini della zuppa gallurese denominata “Suppa Cuata” (letteralmente zuppa nascosta) risalirebbero alla fine del ‘700. Pare sia nata in Gallura, spopolata, impervia e dedita all’allevamento dei bovini, le prime greggi di pecore appariranno un secolo dopo. La particolarità di questo cibo è che, mentre tutti i piatti nati dal recupero e dalla miseria sono nel tempo rimasti tali, la “Suppa” si è trasformata in un piatto ricco, da grandi eventi sociali e non più della quotidianità. La ricetta della zuppa gallurese è molto semplice essendo un piatto di recupero; è a base di pane raffermo, formaggio e brodo di carne. Non esiste solo la versione che conosciamo qui, ma spostandosi di pochi chilometri, vengono apportate variazioni che, pur non stravolgendo la ricetta base, conferiscono caratteristiche facili da cogliere al primo assaggio. A Tempio il fondo della teglia veniva foderato di fettine sottili di lardo, ad Aggius nella Suppa Cuata dei matrimoni viene aggiunto, appena sfornata, un “ghisaddu” di carne di vitello in rosso per arricchirla, a Monti (zuppa Montina) non viene cotta nel forno ma con la fiamma del fornello; a Bortigiadas, paese di confine, si usa il finocchietto selvatico come nella vicina Anglona”.
La zuppa gallurese ha diverse caratteristiche anche legate al luogo nel quale essa viene prodotta. Come dice da anni Quinto Zizi, Presidente della Pro Loco di Aglientu che ha portato la zuppa anche in note trasmissioni nazionali, “la zuppa gallurese caratteristica nasce in Gallura nel triangolo Aglientu – Luogosanto – Arzachena”.
Redazione