Accordo tra Comune e CNR per lo studio e la divulgazione della storia di Arzachena

DiRedazione

07/05/2021

Il Comune di Arzachena e il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (Cnr – Ispc) condurrannoun progetto di studio e ricerca sulla conoscenza e la ricostruzione del paesaggio storico del territorio di Arzachena grazie alla convenzione triennale approvata dal consiglio comunale. L’iniziativa, promossa dal sindaco Roberto Ragnedda e dal presidente del consiglio comunale Rino Cudoni, punta all’utilizzo delle nuove tecnologie e alla realizzazione di applicazioni interattive, installazioni e tour virtuali per incentivare la divulgazione e la fruizione turistica della cultura millenaria locale.
La valenza di questo accordo è duplice – spiega il sindaco Roberto Ragnedda , finalmente riusciamo a inserire il nostro patrimonio storico in un circuito nazionale e internazionale grazie al Cnr, che rappresenta un’eccellenza in campo scientifico. I siti storici sono un asset fondamentale per lo sviluppo del turismo nei mesi di spalla. Ma ci poniamo anche un altro obiettivo, quello di raccontare la storia di Arzachena alle nuove generazioni con strumenti appetibili per il loro target: valorizziamo la storia e, allo stesso tempo, ci proiettiamo al futuro, al mondo dei giovani”.

Questo accordo rientra tra le iniziative per le celebrazioni del centenario dell’autonomia del Comune di Arzachena da Tempio Pausania, che culmineranno a maggio del 2022. Le prime campagne degli scavi furono avviate dai fratelli Ruzittu, che hanno lottato per l’indipendenza del paese oltre 100 anni fa – precisa il presidente Rino Cudoni -. Il Cnr ha mostrato grande interesse verso il nostro patrimonio storico. Vogliamo dare un contributo importante alla divulgazione della storia legata al periodo nuragico in Sardegna che, ancora oggi, resta poco conosciuta oltre i confini dell’Isola”.

È un privilegio e una grande opportunità per Arzachena siglare questa convenzione con uno dei massimi enti di rilevanza nazionale e internazionale nel campo della ricerca per valorizzare il nostro patrimonio archeologico grazie a nuovi strumenti digitali – conclude l’assessore alla Cultura e Spettacolo, Valentina Geromino -. Lo studio sarà concentrato sui siti de La Prisgiona e Li Muri”.

La ricerca pone le basi per la creazione di un tour virtuale fruibile da smartphone, tablet, pc o da caschi immersivi che mostrerà lo stato attuale e originario della necropoli di Li Muri e del complesso nuragico La Prisgiona. Quest’ultimo, in particolare, potrebbe diventare lo scenario di un videogame con cui ampliare il target di fruitori e conoscitori del patrimonio storico locale attraverso nuove piattaforme. 

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