La Sardegna da unica regione in zona bianca, ad unica regione in zona rossa.
Le cause possono essere tante, ma quasi certamente i 157 focolai esplosi tra pranzi e passeggiate dei positivi al coronavirus persino al supermercato, liberi così di contagiare. E se la notizia più allarmante, oltre ai focolai, è stata Olbia con i suoi 600 positivi (e forse molti di più non censiti) quella più incredibile, se non fosse che è tutto vero, è la storia paradossale che arriva da Sassari dove un medico riconosce in un supermercato un suo paziente positivo tra i corridoi del market e – come riporta il Corriere della sera (qui fonte, ovvero articolo originale che descrive questa situazione) – lo ha fatto chiamare immediatamente alla cassa e poi è stato denunciato. (Va detto che una notizia simile sia stata oggetto di bufale in varie parti d’Italia; ma il fatto che sia riportato dal Corriere della Sera e il fatto che non sia stata smentita, lascia intendere che in questo caso si tratti di una situazione realmente avvenuta)
Questa situazione dovrebbe far riflettere; tra coloro che sono positivi, e coloro che lo sono senza essere stati censiti, si può comprendere come possa subito degenerare in peggio l’emergenza. L’unica soluzione è limitare gli spostamenti, ed osservare in modo scrupoloso le regole. Anche per tutelarsi da chi evidentemente non ha un senso civico all’altezza della nostra società.
Editoriale