E’ giunta in redazione, in queste ore, una toccante lettera di un cittadino tempiese che nei giorni scorsi ha avuto modo di toccare con mano l’unione delle energie che si stanno spendendo per il bene pubblico nell’Hub di Tempio Pausania, sito nel “teatro tenda”. La redazione di Gallura Live ha deciso di renderla pubblica integralmente.
A volte, forse abituati se non assuefatti, dalle continue notizie sul progredire dei contagi, sui numeri freddi dei vaccini da somministrare e, purtroppo, sulla triste conta quotidiana dei morti, diamo le cose per scontate, quasi che sia del tutto normale quello che sta succedendo e quello che è successo nella nostra Città.
Un tempiese
In verità bisogna fermarsi un attimo a riflettere e considerare che se a livello nazionale solo l’15% degli ultraottantenni sono stati vaccinati, a livello locale e, più ancora, a livello cittadino, il fatto che siano vaccinati il 100% degli ultraottantenni è qualcosa di eccezionale ed incredibilmente importante. In questa fredda statistica, riportata alla nostra Comunità, rientrano, infatti, i nostri affetti più grandi: genitori, nonni, zii, conoscenti, amici e ancora anziani che seppur non ” di famiglia” chiamiano zio o zia per ribadire il grande affetto che ci lega a loro.
Con un incredibile sforzo organizzativo e grazie alla buona volontà, impegno e serietà di Sindaco e amministratori, dipendenti comunali, Polizia Locale, forze dell’ordine, Protezione Civile, associazioni di volontariato, semplici cittadini e ovviamente, non ultimi, Medici, Infermieri e ATS, non è stata solo fatta la vaccinazione ad una categoria di persone classificata per età, ma è stata protetta e difesa, da questo terribile virus, un’intera generazione di Tempiesi che, ognuno con la sua storia personale, lavorativa e professionale ha fatto e dato qualcosa, piccola o grande che sia, per questa Città.
Era emozionante vedere queste persone, che in passato hanno vissuto periodi davvero duri e difficili, affrontare un’altra prova altrettanto difficile come questo ultimo anno, e recarsi a ricevere il vaccino con ordine, educazione e forza di volontà. Chi da solo, chi accompagnato da figli o nipoti, chi a braccetto con moglie o marito, ma tutti con un sorriso e una parola gentile e gratificante per chi li accoglieva e li “coccolava” prima del loro turno. Un generazione che custodisce e tramanda una memoria storica della Città che rischiava, davvero, di essere compromessa, se non definitivamente perduta, a causa di questa implacabile malattia.
La mente corre anche e inevitabilmente a coloro che sono stati sconfitti dalla malattia prima che la scienza ci venisse incontro con i vaccini e che hanno lasciato un vuoto nelle loro famiglie. Ed è anche a queste famiglie che si deve rivolgere un pensiero speciale. Ma alla fine, dopo aver riflettuto su queste poche righe, non può che essere condiviso da tutti un enorme GRAZIE per coloro che in questi giorni si sono impegnati perché questo incredibile risultato venisse raggiunto nel più breve tempo possibile.
Tempio, la Nostra Tempio, ancora una volta ha agito e reagito da comunità e come tale si è compattata per difendere i più deboli, nella convinzione che la strada sia quella giusta e che su questa strada si proseguirà con altrettanto impegno e dedizione. Un enorme e sincero GRAZIE a tutti Voi, da un figlio della Tempio Ultraottantenne.
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